A chi si rivolge la mediazione familiare

La mediazione familiare si rivolge alla coppia in procinto di separarsi o già separata, sia formalmente che informalmente ,ove la conflittualità ostacoli tale processo e, in particolare, la gestione dei figli. Attraverso un’accurata analisi della domanda il mediatore familiare valuta la mediabilità della coppia e attiva ,in alternativa, un percorso, anche singolo ,per scegliere l’intervento più appropriato. In seguito al primo contatto e all’analisi della domanda  si organizzano gli incontri della mediazione con le parti ,specificando il "setting"(modalità e contesto)  e identificando i punti sui quali la coppia desiderano raggiungere un accordo. La mediazione ha infatti l’obiettivo di agevolare gli  ex coniugi a riorganizzare le relazioni familiari , mantenere le responsabilità genitoriali, decidere sull’affidamento dei figli, condividere i modelli educativi , gestire le risorse economiche –finanziarie. Il processo di mediazione ha le caratteristiche di segretezza e indipendenza poiché il mediatore non potrà mai svolgere funzioni di tipo valutativo (  come avviene ad es. in una ctu) o di sostegno al Magistrato nel caso in cui fossero richieste informazioni sulla coppia. Il “ contratto” stipulato inizialmente con il mediatore non ha valore legale ma “morale” e chiarisce le modalità di partecipazione e pagamento delle parti al percorso di mediazione. Il rapporto instaurato tra il mediatore e la coppia può comunque essere interrotto per diverse cause che potranno essere approfondite. Anche la durata del processo di mediazione potrà essere indicato con l’approssimazione di 8/10-12 sedute sia singole che di coppia ed eventualmente con la partecipazione dei figli.